Cinema Beltrade
Via Oxilia 10, Milano,
in collaborazione con
FREE ZONE
presenta
LIBERTÀ DI HEVI – UNA VITA PER IL KURDISTAN
Un film di Maurizio Fantoni Minnella
Lunedì 19 maggio alle ore 21.30 il cinema Beltrade è lieto di presentare il film LIBERTÀ DI HEVI – UNA VITA PER IL KURDISTAN, di Maurizio Fantoni Minnella – alla presenza del regista e di Paolo Limonta e con la presenza e testimonianza di una cittadina kurda rifugiata politica a Milano da 14 anni.
Il film dà voce a Hevi Dilara, il cui nome non figura sui documenti, perché in Turchia è proibito dare ai bambini un nome kurdo. Hevi è una nota rifugiata politica, fuggita dalla repressione turca 17 anni fa nascondendosi sotto un TIR. Musicista e poetessa, Hevi è stata perseguitata per aver fatto parte di un gruppo di musicisti kurdi, di cui era la cantante. Oggi Hevi vive a Roma, dov’è giunta giovanissima, ed è la direttrice artistica del Festival del cinema kurdo. Attraverso il Festival, appelli e dibattiti pubblici, Hevi non smette di lavorare per una maggiore informazione e consapevolezza in Italia e in Europa rispetto alla situazione del popolo kurdo. Oggi lo fa anche attraverso questo film, che raccoglie la sua testimonianza e mostra i luoghi dove Hevi ancora non può tornare. La vita di Hevi è segnata da ferite profonde e dalla nostalgia per la sua terra e la sua famiglia, ma è riuscita a trovare le risorse per non arrendersi e guardare al presente e al futuro del suo popolo con ottimismo ed energia, nonostante le difficoltà. A patto che il mondo sappia.
Info
Cinema Beltrade, via Oxilia 10 (MM1 Pasteur, tram 1 fermata Morbegno).
Ingresso per i tre film: intero € 6,50; ridotto €5,00.
http://www.cinemabeltrade.net/
tel. 02.26820592; FB cinemabeltrade;
prenotazioni: prenota@cinemabeltrade.net
la prenotazione è gratuita – il biglietto va ritirato entro 15 minuti dall’inizio
Barz and Hippo: 02.95339774/348.2666090
info@barzandhippo.com; FB barzandhippo; twitter @barzandhippo
LIBERTA’ DI HEVI A LUINO
LIBERTA’ DI HEVI
UNA VITA PER IL KURDISTAN
UN FILM DI
MAURIZIO FANTONI MINNELLA
SELEZIONATO QUALE FILM ITALIANO AL
REFUGEE’ FILM FESTIVAL DI TOKYO 2014
SARA’ IL 5 MAGGIO, ORE 21.OO
AL CINEMA TEATRO SOCIALE DI LUINO
SARANNO PRESENTI IN SALA
MICHELE ANDREOLI,
GIORNALISTA E DOCUMENTARISTA
MAURIZIO FANTONI MINNELLA,
SCRITTORE, CRITICO CINEMATOGRAFICO E REGISTA
AUTOBIOGRAFIA DI DON ANDREA GALLO.
DON ANDREA GALLO
IO NON MI ARRENDO
Baldini e Castoldi editore
Una doppia autobiografia, del prete di strada da poco scomparso, e della sua Genova.
Il racconto di una vita straordinaria, fra storia e sofferta quotidianità, spesa per restituire ad una città e a chi la abita cuore e dignità.
Scritta insieme a
Maurizio Fantoni Minnella,
autore del film
“Benvenuti nel ghetto”,
(nell’edizione libro+film),
dal 3 ottobre in tutte le librerie
Ci sono persone il cui destino è fortemente legato a quello di una città. Una di esse è senza dubbio Don Andrea Gallo, genovese, da sempre dalla parte dei deboli, degli ultimi. Il suo è il racconto di un’intera vita trascorsa a Genova, tra i suoi vicoli, le sue luci, le sue ombre, il suo mare. Nei diversi capitoli che compongono il libro, Andrea ripercorre, con il consueto stile affabulatorio e appassionato, le vicende della città. Dal ricordo del quartiere in cui nasce, attraverso la tragedia e le rovine della seconda guerra mondiale, fino alle trasformazioni del dopoguerra con la scomparsa dello storico quartiere di Portoria. E ancora alla metamorfosi del porto e del mondo che vi ruota intorno, ai fermenti del Sessantotto e agli anni di piombo, fino ai giorni del G8, con la città assediata e messa a ferro e a fuoco, e a quelli più recenti, a contatto con le princesas del ghetto e il sogno di una città nuova, diversa e più umana, che solo una diversa politica potrà forse realizzare.
Fortemente collegato alla storia del rapporto fra Andrea Gallo e la propria città, è il film di Maurizio Fantoni Minnella, Benvenuti nel ghetto, uno sguardo poetico su Genova e il suo ghetto, un quadrilatero medioevale nel cuore «Chi l’avrebbe mai detto che un luogo oscuro dove “il sole del buon Dio non manda i suoi raggi”, da sempre negletto e dai più sconosciuto, si sarebbe trasformato in luogo di festa! Bisogna partire dagli ultimi. Un bellissimo momento di condivisione di uno spazio fisico ma anche di una speranza, di un’utopia che volentieri chiamiamo città solidale» del centro storico, popolato di immigrati del mondo arabo e latinoamericano e dalla comunità transgender più numerosa in Italia. È qui che si realizza un osservatorio della più diversa e sfaccettata umanità. Il film è il racconto di questa umanità, condotto attraverso la narrazione in prima persona delle princese, che si alternano a frammenti visivi del quartiere nella sua quotidianità, della città notturna che verrà svelata da Don Andrea Gallo, protagonista di un incontro nella casa di Antonella, una delle pr incese del ghetto. Mentre ovunque aleggia la presenza di Fabrizio De André, che proprio in questi luoghi trovò una felice ispirazione.